La Storia


Inaugurata ad Alghero la Loggia intitolata a Vincenzo Sulis
Dalla Rivista "Massoneria Oggi"


Dopo 72 anni di “esilio” la Massoneria Algherese si è ripresentata ai suoi concittadini con una officina che porta il nome del patriota Vincenzo Sulis [i], uno dei più stimati personaggi della storia Algherese che in questa ridente cittadina patì 21 anni di dura carcerazione per i suoi ideali.

La Loggia “Vincenzo Sulis” all’ Or.'. di Alghero fu costretta ad abbattere le sue Colonne nel 1923 a causa degli eventi storici. Fu un'entità operosa, della quale fecero parte illustri uomini di cultura della Città Catalana, una officina che ebbe nel suo piedilista 38 fratelli di ogni estrazione sociale.

Nata nel 1905, succedette ad altre due Logge : la “Antro di Nettuno” e la “G. Dolfi” che fanno parte della storia cittadina di più di un secolo fa.

Il risollevamento delle Colonne Algheresi, è stato accolto con entusiasmo dalla cittadinanza, attaccata come poche alla storia della città, tanto da non aver dimenticato quella “llingua” che i Catalani ad Alghero imposero durante la dominazione spagnola.

Il primo approccio con la Città si è avuto con una conferenza stampa tenutasi nel Tempio, allestito per l’occasione nella Sala delle Colonne dell’Hotel Carlos V, alla quale hanno preso parte le maggiori testate giornalistiche dell’Isola. La Massima Autorità Massonica Italiana ha voluto presentare ai Giornalisti tutto l’allestimento che ogni Fratello ha modo di contemplare quando entra nel Tempio. Non mancava nulla: collari, luci, quadro di Loggia, Libro della Sacra Legge, Squadra e Compasso ed ogni altro simbolismo. Anche i corrispondenti intervenuti non credevano ai loro occhi e gli obiettivi di Operatori di Ripresa e Fotografi non finivano mai di radiografare in lungo ed in largo ogni più piccolo particolare, senza però trovare nulla di quella segretezza che, nell’immaginario collettivo, avvolge il Tempio Massonico. Molte le domande rivolte al G\M\, dai rapporti con le Autorità dello Stato alla obsoleta “P2” di Gelli. Non è mancato chi ha chiesto se negli elenchi della Massoneria Italiana figurino nomi di Prelati. Infine la richiesta scontata di chi, colto da pungente curiosità, voleva conoscere i nomi di quanti compongono la Loggia Algherese. Una domanda che i cronisti avrebbero dovuto evitare dopo aver ricevuto dal Gran Maestro ampi riferimenti al clima di caccia alle streghe presente, in particolar modo, in Sardegna. I pregiudizi tuttora esistenti nei confronti di una Massoneria scomoda per certo mondo profano, giustificano il riserbo che avvolge quegli elenchi da sempre a disposizione della Magistratura. Una mera elencazione di galantuomini che si trasforma ben presto in lista di proscrizione quando arriva nelle mani di chi ne vuol fare uno strumento politico. Ciò è dimostrato dal fatto sopra descritto e dalle vicende riguardanti la vita lavorativa di ognuno di quei Massoni Sardi i cui nomi ebbero l’onore di riempire le prime pagine dei quotidiani Isolani a corto di scoop. C’è stato anche chi, durante le “persecuzioni del ’93”, si è visto affibbiare l’ appellativo di Massone da una Pubblica Accusa che cercava di rendere più credibile il proprio teorema accusatorio. E l’accusato, per giunta, non figurava in quei famigerati elenchi.

“In Italia siamo molto vicini al reato di opinione” ha giustamente rimarcato Virgilio Gaito durante la conferenza stampa. Il Gran Maestro ha fatto riferimenti all’immagine distorta che i detrattori dipingono dell’istituzione, pronti a confonderla ed a farla confondere con organizzazioni criminali e delinquenza comune ed alla devastante inchiesta della Procura di Palmi, che a nulla servì se non a diffamare la Massoneria, gravando con i suoi enormi costi, su bilanci dello Stato già provati dal vero malcostume politico. Un duro commento anche nei confronti del CSM che continua a censurare i Magistrati Massoni. Dopo aver dato pubblica lettura della Promessa Solenne che ogni Fratello pronuncia all’atto della sua iniziazione, ha chiesto ai cronisti quale fosse il ”giuramento” contro le Istituzioni che si chiede di fare all’Iniziato, se non la promessa di avere sacra la Vita, la Libertà, l’Onore e la dignità di tutti, di difendere chiunque dalle ingiustizie, di rispettare scrupolosamente la Carta Costituzionale della Repubblica e le Leggi che alla stessa si conformino e quella di adempiere fedelmente ai doveri ed ai compiti relativi alla sua posizione e qualifica nella vita civile.

Il risultato della conferenza è stato incoraggiante per l’ Istituzione: giudicata con blando scetticismo demagogico dai quotidiani Sardi (che non hanno risparmiato le solite e scontate battute sibilline, dimostrando con ciò che la riservatezza è obbligatoria laddove regna il pregiudizio), è stata premiata dall’ accoglienza degli algheresi e da un benvenuto da parte di un giornale locale, Alghero Cronache, il cui corrispondente ha trattato l’argomento con una obiettività inaspettata.

Alle 18, sono iniziati i lavori di inaugurazione della nascente Loggia. Un’ avvenimento salutato da più di 160 fratelli provenienti da tutta l’Isola, dalla Giunta del Grande Oriente al gran completo, dal Collegio dei MM.'.VV.'. della Sardegna e dal Gran Maestro del GOI, Virgilio Gaito.

Sull'avvenimento hanno vigilato con particolare discrezione le Forze dell’Ordine, che hanno valutato col giusto metro l’avvenimento.

[i] V. Sulis : (a 1746-w1834) Tribuno Cagliaritano la cui opera fu decisiva nella cacciata dell’esercito francese dall’Isola. Non ebbe buoni rapporti nemmeno con i Savoia durante il Regno Sardo-Piemontese. Un Massone di fatto, amico di Giovanni Maria\ Angioi (altra figura di spicco della storia Sarda) che, a causa dei suoi ideali di libertà per il popolo Sardo, fu tenuto prigioniero per 21 anni nella Torre dello Sperone, un antico fortilizio che guarda il mare dalle antiche mura algheresi, retaggio della dominazione Catalana. Dopo la sua carcerazione, gli Algheresi ribattezzarono la fortezza “Torre di Sulis”, nome che porta tuttora.


Siamo persone comuni, senza velleità particolari,
al di la di ciò che la convinzione
collettiva vuole ...
Alghero é una cittadina della provincia di Sassari,
a 35 Km a Sud-Ovest del capoluogo di provincia,
nella Nurra meridionale ...
Possono scriverci anche da quei Fratelli che
desiderassero contattare personalmente
i componenti della Sulis o il M.·.V.·.
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