Kipling

(1865 - 1936)

Narratore tanto abile, quanto condizionato dall'idea colonialista della supremazia della razza anglosassone e del suo dovere di «civilizzare» il mondo, ricevette il premio Nobel per la letteratura nel 1907. Fu iniziato nella Loggia Hope and Perseverance di Lahore, Punjab (India), nel 1886, con dispensa speciale perché non aveva ancora compiuto il ventunesimo anno d'età, e venne immediatamente elevato al grado di Maestro e nominato Segretario di Loggia. L'anno successivo Kipling ricevette il grado del Marchio; nel 1888 quello di Royal Ark Mariner. Al ritorno in Inghilterra fu tra i membri fondatori delle Logge Builders of the Silent Cities n. 4948 ed Author's n. 3456. La storica Loggia Canongate Kilwinning n. 2 di Edimburgo lo nominò «poeta-laureato».

Molta della produzione di Kipling è orientata in senso massonico. Oltre che in poesie note, come Mother Lodge, composta durante una permanenza nel Vermont (U.S.A.) nel corso della quale fu suo ospite il Fr.·. Arthur Conan Doyle, e The Widow at Windsor; oltre che in racconti quali The Man Who Would Be King e In the Interest of the Brethren, troviamo motivi massonici - sia di tipo contenutistico sia di tipo linguistico-gergale - disseminati nell'intera opera kiplinghiana.

Loggia Madre

C'erano Rundle, il capo stazione,
E Beazeley, delle Ferrovie,
E Ackman dell'Intendenza,
E Donkin delle Prigioni,
E Blake il sergente istruttore,
Per due volte fu il nostro Venerabile
Con quello che aveva il negozio «Europa»,
Il vecchio Framjee Eduljee.

Fuori - «Sergente, Signore, Saluto, Salaam»
Dentro, «Fratello», e non c'era nulla di male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci separavamo sulla Squadra,
Ed io ero Secondo Diacono nella mia Loggia Madre laggiù!

Avevamo Bola Nath il contabile
E Saul, l'israelita di Aden,
E Din Mohammed disegnatore al Catasto,
C'erano Babu Chuckerbutty,
E Amir Singh, il Sikh,
E Castro delle officine di riparazione,
Il Cattolico Romano!

Non avevamo belle insegne,
E il nostro Tempio era vecchio e spoglio,
Ma conoscevamo gli antichi Landmarks,
E li osservavamo per filo e per segno.
E guardando tutto ciò all'indietro,
Mi colpisce questo fatto,
Che non esiste qualcosa come un infedele,
Eccetto, forse, noi stessi.

Poiché ogni mese, finiti i Lavori,
Ci sedevamo tutti e fumavamo,
(Non osavamo fare banchetti
Per non violare la casta di un Fratello),
E si parlava, uno dopo l'altro,
Di Religione e di altre cose,
Ognuno rifacendosi al Dio che meglio conosceva.

L'uno dopo l'altro si parlava,
E non un solo Fratello si agitava,
Fino a che il mattino svegliava i pappagalli,
E quell'altro uccello vaneggiante;
Si diceva che ciò era curioso,
E si rincasava per dormire,
Con Maometto, Dio e Shiva
Che facevano il cambio della guardia nelle nostre teste.

Sovente, al servizio del Governo,
Questi passi erranti hanno visitato
E recato saluti fraterni
A Logge d'oriente e d'occidente,
Secondo l'ordine ricevuto,
Da Kohat a Singapore,
Ma come vorrei rivedere
Ancora una volta quelli della mia Loggia Madre!

Vorrei potere rivederli,
I miei Fratelli neri e scuri,
Tra l'odore piacevole dei sigari di là,
Mentre ci si passa l'appiccicafuoco;
E con il vecchio khansamah (1) che russa
Sul pavimento della dispensa,
Ah! essere Maestro Massone di buona fama
Nella mia Loggia Madre, ancora una volta!

Fuori - «Sergente, Signore, Saluto, Salaam»
Dentro, «Fratello», e non c'era nulla di male.
Ci incontravamo sulla Livella e ci separavamo sulla Squadra,
Ed io ero Secondo Diacono nella mia Loggia Madre laggiù!

(1) Maggiordomo, cameriere, dispensiere.
Siamo persone comuni, senza velleità particolari,
al di la di ciò che la convinzione
collettiva vuole ...
Alghero é una cittadina della provincia di Sassari,
a 35 Km a Sud-Ovest del capoluogo di provincia,
nella Nurra meridionale ...
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